Il pesce scalare, conosciuto anche come Pterophyllum scalare, incanta gli acquariofili di tutto il mondo con le sue forme eleganti e i suoi movimenti regali. Considerato da molti il vero ‘re dell’acquario’, si distingue sia per le sue livree affascinanti che per le sue doti di adattabilità. In questa guida vedremo come selezionare, allevare e mantenere in salute questi straordinari pesci tropicali, soffermandoci su alimentazione, crescita e convivenza con altre specie.
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Scelta e preparazione dell’acquario ideale
Per assicurare il benessere del pesce scalare è fondamentale allestire un acquario adeguato. Gli scalari amano spazi verticali, quindi è consigliato un acquario alto da almeno 120 litri per una piccola colonia. Fondamentale mantenere la temperatura tra i 24°C e i 28°C, con un filtro efficiente e una buona ossigenazione. L’arredamento dovrebbe prevedere piante naturali, radici e zone libere per il nuoto, ricreando così l’habitat originario sudamericano.
Accrescimento e sviluppo degli scalari
I pesci scalari crescono velocemente nei primi mesi di vita, passando da piccoli esemplari a pesci di 15 cm nel giro di un anno. Durante la crescita, è importante assicurare loro cibi ricchi di proteine e vitamine, variando l’alimentazione per garantire uno sviluppo armonico. Attenzione alle dimensioni del gruppo: gli scalari sono pesci sociali, ma vanno mantenuti in branchi non troppo numerosi per evitare lotte gerarchiche e stress.
Alimentazione equilibrata e varia
Un’adeguata alimentazione è cruciale per la salute e la vivacità degli scalari. Sono onnivori, quindi amano sia cibo secco (fiocchi e granuli di buona qualità), che cibo vivo o surgelato come artemie, dafnie e larve di zanzara. Integrare con verdure sbollentate aiuta a mantenere il loro sistema digerente efficiente. È bene somministrare piccole dosi due-tre volte al giorno e variare spesso il menù per rendere il pasto stimolante.
Gestione della convivenza con altre specie
La convivenza con altri pesci è generalmente serena, purché si evitino specie troppo piccole (che potrebbero diventare preda) o troppo vivaci e aggressive. I compagni ideali sono tetra di medie dimensioni, corydoras, ancistrus e altri pesci pacifici. Evitare guppy, neon piccoli e betta. È importante osservare il comportamento degli scalari soprattutto durante la riproduzione, quando diventano territoriali.
Salute e prevenzione delle malattie
I pesci scalari sono piuttosto robusti, ma sensibili ai cambi repentini di qualità dell’acqua. Una manutenzione costante è essenziale: cambi regolari (25% dell’acqua a settimana), monitoraggio dei valori (pH 6,5-7,5), prevenendo accumuli di ammoniaca e nitriti. Attenzione a parassiti, funghi e punti bianchi, curabili con prodotti specifici ai primi segnali. Un ambiente pulito e una dieta varia sono i migliori alleati della loro longevità.
In conclusione, allevare il pesce scalare è un’attività ricca di soddisfazioni che richiede cura e attenzione, ma ripaga con la spettacolare bellezza e vivacità di questi veri e propri gioielli tropicali. Seguendo poche ma fondamentali regole su crescita, alimentazione e convivenza, potrai ammirare per molti anni il re dell’acquario nel suo regale splendore.











