Negli ultimi anni la pet therapy ha assunto un ruolo sempre più centrale nel promuovere il benessere mentale e fisico delle persone. Grazie alla presenza di animali domestici come cani, gatti e piccoli mammiferi, molte persone trovano conforto e supporto nella gestione dello stress, dell’ansia, della depressione e di patologie croniche. Un fenomeno riconosciuto anche dalla comunità scientifica, che sta raccogliendo nuove prove sull’efficacia delle interazioni uomo-animale.
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I benefici certificati della pet therapy
Numerosi studi internazionali hanno confermato che la pet therapy apporta benefici tangibili alla qualità della vita. La compagnia degli animali influisce positivamente sia sulla salute mentale che su quella fisica, contribuendo a ridurre la pressione sanguigna, migliorare l’umore, stimolare la socializzazione e diminuire i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. In Italia, le linee guida del Ministero della Salute sottolineano l’importanza degli Interventi Assistiti con Animali a supporto di terapie tradizionali.
Pet therapy contro stress, ansia e depressione
Nelle situazioni di stress prolungato, ansia o depressione, la presenza di un animale domestico può alleviare la solitudine e contrastare i sentimenti negativi. Accarezzare un cane o un gatto aiuta a produrre serotonina e dopamina, neurotrasmettitori responsabili del buonumore. Diversi studi condotti presso università europee hanno rilevato un netto miglioramento delle condizioni psico-fisiche, soprattutto nei pazienti affetti da disturbi dell’umore.
Animali domestici e patologie croniche
La pet therapy rappresenta un valido supporto anche per persone con patologie croniche come Alzheimer, Parkinson, autismo e disturbi motori. Gli animali stimolano le attività cognitive e fisiche, favorendo la partecipazione a esercizi e la memorizzazione di gesti quotidiani. Alcuni istituti ospedalieri e centri di riabilitazione italiani prevedono programmi con l’ausilio di cani da terapia o piccoli animali per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
I migliori animali per la pet therapy
Sebbene il cane resti il protagonista indiscusso della pet therapy, anche gatti, conigli, cavalli, criceti e persino tartarughe possono essere validi alleati nel percorso terapeutico. Ogni animale offre caratteristiche peculiari: ad esempio, il cavallo rientra nella pratica dell’ippoterapia, particolarmente efficace per il recupero motorio. La scelta dell’animale più idoneo dipende dalle specifiche esigenze della persona e dal tipo di intervento previsto.
I migliori praticanti e programmi in Italia
In Italia esistono numerosi enti e associazioni specializzati in pet therapy, riconosciuti dal Ministero della Salute. Organizzazioni come SIUA (Scuola di Interazione Uomo-Animale), Dog4Life e il Centro Pet Therapy dell’Ospedale Niguarda di Milano si distinguono per l’esperienza e la qualità dei programmi proposti. Questi centri collaborano con psicologi, veterinari e istruttori specializzati per assicurare l’efficacia e la sicurezza degli interventi.
In conclusione, la pet therapy sta emergendo come uno strumento complementare e prezioso nel percorso di guarigione e sostegno alle persone affette da problemi emotivi o patologie croniche. Grazie ai suoi benefici scientificamente dimostrati e a una crescente professionalizzazione dei centri specializzati, la presenza di animali da compagnia si conferma elemento essenziale per migliorare la qualità della vita e ritrovare il benessere.











