Tartaruga russa (Testudo horsfieldii), piccolo rettile dal fascino antico, è sempre più scelta come animale da compagnia nelle case italiane. La sua proverbiale longevità e la relativa semplicità di gestione la rendono ideale anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei rettili. Tuttavia, garantire benessere e salute a questo animale richiede attenzione alle specifiche necessità di cui parleremo approfonditamente in questa guida pratica: dall’habitat ideale alla corretta alimentazione, passando per i consigli di gestione quotidiana.
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Origini e caratteristiche della tartaruga russa
La tartaruga russa è originaria delle steppe dell’Asia centrale, adattata a climi aridi e temperature estreme. Ha dimensioni medio-piccole (circa 20-25 cm da adulta) e un guscio tondeggiante di colorazione variabile dal marrone al verde oliva. Apprezzata per il suo temperamento generalmente docile, questa specie trascorre molte ore scavando e ama nascondersi. In cattività, può vivere anche oltre 40 anni se curata correttamente. Queste caratteristiche ne fanno una compagna piuttosto longeva, ma è fondamentale essere preparati all’impegno che comporta.
L’habitat domestico ideale
Per garantire benessere alla tartaruga russa è necessario predisporre un terrario o, meglio, un recinto esterno sicuro che riproduca le condizioni ambientali originarie. Il fondo deve essere formato da un substrato scavabile come terra non trattata, sabbia o fibra di cocco. L’habitat va arricchito con rifugi e zone ombreggiate; fondamentale è la presenza di una lampada UVB e di una lampada riscaldante per simulare il calore del sole. La temperatura ideale diurna si aggira tra i 25°C e i 30°C, con una zona più calda e una più fresca. Durante la notte può abbassarsi, ma non scendere sotto i 18°C.
L’alimentazione corretta
La testudo horsfieldii è un rettile erbivoro strettissimo, che predilige un regime alimentare ricco di fibre e povero di proteine. La dieta ideale prevede erbe di campo (tarassaco, piantaggine, trifoglio, malva), verdure a foglia verde (come lattuga romana e cicoria) e, in minor quantità, fiori eduli. Vanno evitati frutta, cibi ricchi di zuccheri e cereali. Un’integrazione periodica di calcio aiuta a prevenire carenze e problemi al carapace. È importante disporre sempre di acqua fresca e pulita in una ciotola facilmente accessibile.
Gestione quotidiana e salute
La cura della tartaruga russa passa anche dall’osservazione costante del suo comportamento e dalla pulizia dello spazio in cui vive. Rimuovere gli escrementi quotidianamente, cambiare regolarmente il substrato e garantire aria pulita aiuta a prevenire malattie. Un controllo veterinario periodico, specializzato in rettili, è essenziale per monitorare la salute generale, eventuali parassiti e stati carenziali. Fate attenzione ai segni di letargia, inappetenza o anomalie del carapace che possono indicare problemi.
Letargo: consigli e attenzione
La tartaruga russa in natura affronta il letargo durante i mesi freddi, e anche in cattività questo processo è importante per il suo benessere. Preparate un ambiente dedicato, fresco e ventilato, privo di rischi per la sicurezza dell’animale. Prima del letargo, fate un check-up veterinario e sospendete l’alimentazione qualche settimana prima per svuotare l’apparato digerente. Il letargo dura generalmente da novembre a marzo, ma varia in base alle condizioni climatiche e alla salute della tartaruga.
Prendersi cura di una tartaruga russa significa garantire all’animale attenzione costante, un ambiente adatto e una dieta bilanciata. Solo così potremo assicurarci di avere un compagno longevo, sano e gioioso. Condividere la propria casa con questo affascinante rettile è un’esperienza che arricchisce, ma richiede responsabilità e conoscenza: se seguite questi consigli, la convivenza vi ripagherà con anni di reciproca soddisfazione.











